La Via degli Dei, in cammino tra Bologna e Firenze

Trekking fra Bologna e Firenze sulla Via degli Dei

Una mini guida per fare trekking su un antichissimo cammino dell’Appennino tosco-emiliano, la Via degli Dei.

Conosciuta da molti come il Camino de Santiago italiano, la Via degli Dei è un percorso trekking di 130 km che collega Bologna a Firenze, un itinerario antichissimo che supera l’Appennino tosco-emiliano, e dalle pianure del nord raggiunge il centro Italia. Una via percorsa nei secoli da Etruschi, Galli, Romani. Ma anche da nomi illustri, come Dante, Goethe, Stendhal.

Un territorio che offre la possibilità di fare trekking e camminare all’aria aperta, lontani dallo stress e dalla frenesia del mondo cittadino, percorrendo vallate, castagneti, formazioni rocciose, pievi, abbazie e casolari abbandonati di origine medievale, un tempo rifugio di pellegrini, sopravvissuti al trascorrere del tempo. Tanti i valichi da oltrepassare, primo fra tutti il passo della Futa a 930 metri di altezza. Questo cammino è stato denominato non a caso Via degli Dei perché lungo l’itinerario si incontrano il monte Venere e il monte Giunone.

Ci sono tante domande che possono passare per la mente dei viaggiatori interessati a percorrere la Via degli Dei, come quanti giorni ci vogliono per fare l’intero cammino, dove dormire, che guida seguire, quali carte escursionistiche prendere in considerazione e, soprattutto, qual è il livello di difficoltà delle varie tappe. Cerchiamo di trovare la risposta ai dubbi più comuni tra i camminatori interessati ai sentieri della Via degli Dei.

L'attrezzatura giusta per la Via degli Dei

Trekking sulla Via degli Dei: guida e materiali utili

Il primo consiglio che vogliamo dare è quello di non partire troppo all’avventura: è sempre meglio studiare prima le mappe, capire come muoversi, avere un cellulare con una connessione Internet funzionante, un GPS e un power bank sempre a portata di “livello della batteria che rasenta lo zero”. La guida da portare sempre con sé potrà anche essere cartacea, poco importa: ciò che conta è che ci sia, e che sia accurata e di facile interpretazione (mai prendere appunti sparsi, ci si potrebbe confondere persino con la propria scrittura alla fine). Suggeriti, in tal senso, i GPS cartografici, dispositivi elettronici indossabili, che sono in genere molto aggiornati e rappresentano guide molto valide per chi fa trekking. Il secondo suggerimento è di studiare le tappe e procedere nel cammino della Via degli Dei a un andamento sostenibile. Non c’è niente di male a fermarsi durante il percorso se ci si sente troppo stanchi e non si rispettano le scadenze che ci si è prefissati. Non è una gara. L’unico premio è il benessere e la bellezza del cammino da trekking da percorrere.

Molto utile un controllo delle previsioni del tempo prima di mettersi in marcia. Il clima dell’Appenino è umido e afoso in Emilia, più ventoso e secco in Toscana, quindi è bene partire equipaggiati e con l’abbigliamento da trekking ottimale per proteggersi da eventuali sbalzi termici. Per risparmiare, meglio progettare di partire con una tenda e l’attrezzatura da campeggio per poter cucinare qualcosa lungo il percorso: ci sono parecchi boschi, radure e campi pianeggianti nei quali poter piantare la tenda per pernottare o riposarsi durante il giorno. È bene fare in modo che lo zaino da trekking contenga lo stretto necessario in modo tale da non renderlo eccessivamente pesante e non ostacolare così il cammino.

Tra gli oggetti più utili, ci sono sicuramente:

  • occhiali da sole, cappello e una buona crema solare, che fa bene alla pelle anche se non è più estate;
  • borracce per l’acqua, da riempire durante il tragitto nelle varie fontanelle;
  • torcia frontale;
  • fornelletto e padellino per scaldare il cibo;
  • integratori vari e cerotti per le vesciche: anche se si hanno delle buone scarpe per camminare, la fatica a un certo punto si farà sentire;
  • racchette da trekking per rendere il cammino meno faticoso e accelerare il passo.

I percorsi consigliati per la Via degli Dei

La Via degli Dei in 4 giorni: percorsi consigliati

Camminare per 130 km non è un’impresa impossibile: basta solo organizzarsi e suddividere l’itinerario in varie tappe. Quanti giorni ci vogliono allora per percorrere la Via degli Dei? Cinque sarebbe l’ideale, sei vanno più che bene se si ha intenzione di procedere con un’andatura tranquilla, ma la Via degli Dei è un sentiero da trekking che può essere affrontato anche in 4 giorni. Come in tutte le camminate sportive, serve essere motivati e avere lo spirito giusto per raggiungere la destinazione. I sentieri sono tutti abbastanza semplici e le distanze tutte comprese tra i 20 e i 30 km al giorno, per un percorso di circa 9 ore di cammino.

percorsi della Via degli Dei da esplorare in 4 giorni sono:

  • tappa numero 1, da Bologna ai Prati di Mugnano: si parte da piazza Maggiore e si raggiunge in salita la chiesa di San Luca. Costeggiando le boscaglie del fiume Reno, si arriva attraverso i boschi ai Prati di Mugnano, dove è frequentissimo avvistare cinghiali. Non si tratta di animali pericolosi, ma è sempre meglio chiudere per bene gli zaini con le provviste di cibo;
  • tappa numero 2, dai Prati di Mugnano a Monzuno: questa meta si raggiunge dopo aver superato il Monte Adone, che offre una bellissima vista sul territorio sottostante, ed essere poi ridiscesi verso Brento, per giungere infine a un castagneto in cui è possibile campeggiare con la propria tenda;
  • tappa numero 3, dal castagneto all’Osteria Bruciata: i paesaggi sono selvaggi e montani, la vista bella da togliere il fiato. Si tratta del percorso da trekking più suggestivo di tutta la Via degli Dei;
  • tappa numero 4, dal Passo dell’Osteria Bruciata si arriva a Bivigliano. Siamo in Toscana e si intravede già la cupola del Duomo di Firenze in tutta la sua magnificenza. Un tratto un po’ faticoso, ma che merita ogni goccia di sudore versata.

Per chi avesse voglia di procedere ancora un po’, non resta che affrontare un ultimo pezzetto per arrivare al monastero del Monte Senario. Da qui la strada per Fiesole, con una vista incredibile su Firenze, è tutta in discesa. La gioia è grande alla fine del cammino, ma se si è partiti con l’abbigliamento, le scarpe e l’attrezzatura da trekking giusti diventa ancora più grande.