Sergio Longoni consegna la tradizionale piccozza a Kilian Jornet

"A tu per tu con i grandi dello sport": Kilian Jornet

La duecentesima serata di "A tu per tu con i grandi dello sport", uno degli appuntamenti più importanti di DF Sport Specialist ha avuto come protagonista un ospite speciale.
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"Siamo onorati di averti qui questa sera per la nostra duecentesima serata A tu per tu con i grandi dello sport: non potevamo avere un atleta più rappresentativo per questa speciale serata": così Sergio Longoni saluta Kilian Jornet Burgada durante il consueto appuntamento organizzato dal brand, tenutosi nel punto vendita DF Sport Specialist di via Palmanova, a Milano. 

Accolto come una "rock-star", Kilian Jornet Burgada ha incontrato un folto pubblico di appassionati, rendendosi disponibile per le interviste con la stampa e con il pubblico che, pazientemente, si è messo in fila per selfie e autografi. E lui, pazientemente, li ha firmati tutti. Una "star della roccia" sì, ma con un cuore morbido. Ripercorriamo le tappe della strabiliante carriera in ascesa di Kilian, intrisa di grandi imprese e successi ottenuti con impegno e capacità innate.

Chi è Kilian Jornet Burgada

Sci alpinista e ultrarunner del Team Salomon, Kilian Jornet Burgada è nato il 27 ottobre 1987 in Spagna ed è cresciuto in un rifugio a 2000 mt. Le montagne sono state per Kilian, sin da bambino, un ambiente naturale nel quale ha potuto sviluppare la sua passione per gli sport outdoor, per le avventure e per le sfide a livello fisico.

6 volte campione delle Skyrunner World Series, 3 volte campione dell’Ultrarunning World Series, 3 volte campione Europeo di Skyrunning, Ultra e Vertical Kilometer, 4 volte Campione del Mondo di sci alpinismo, 4 volte Campione del Mondo nella specialità Vertical Race, Kilian ha vinto le più rappresentative e famose gare di sci alpinismo e trail running in tutto il mondo, oltre ad aver battuto e stabilito un numero incredibile di nuovi record.

Kilian Jornet firma i poster

La carriera di Kilian Jornet Burgada

Una vita in connessione con la montagna, così si può definire l’esistenza di Kilian Jornet, che può vantare un palmares ricco di vittorie e di record sia nel trail running, suo terreno di gara e allenamento nei mesi estivi, sia nello sci alpinismo, dove si cimenta nel periodo invernale. Lo skyrunning è iniziato come allenamento per lo sci alpinismo per diventare poco alla volta parte principale della sua vita di atleta, che gli ha regalato grandi emozioni, sensazioni e stimoli. Dopo così tante gare, Kilian ha un po’ perso l’emozione delle prime volte, ma non la voglia di mettersi in gioco:

"Con le prime vittorie provavo forti emozioni, poi continuando a fare le stesse cose non hai più gli stessi stimoli. Quando conquisti i tuoi sogni, è anche un momento triste perché ti chiedi: e adesso? La mia motivazione in questi anni è cambiata, all’inizio l’obiettivo era solo gareggiare, poi l’ideazione del progetto "Summits of my life" è stata la molla che mi ha dato nuova motivazione per andare in montagna: se all’inizio della mia carriera sportiva l’obiettivo era abbassare il tempo nelle gare a cui partecipavo, poi ho cercato di andare in montagna con uno stile minimalista e senza assistenza. La velocità è stata una conseguenza di questo stile."

Il progetto Summits of My Life

La sua voglia di spingersi oltre i limiti è stata la forza trainante che lo ha portato a dare vita al progetto "Summits of My life", un’idea ambiziosa, quasi pionieristica, che Kilian Jornet ha avviato nel 2012 con l’obiettivo di migliorare i record di salita e discesa in autosufficienza di alcune delle più alte e famose montagne del mondo: Monte Bianco, Cervino, Monte Elbrus, Aconcagua, Monte McKinley, Everest.

Il progetto, che si è sviluppato nell’arco di cinque anni, si è concluso nel 2017, a maggio, con la salita dell’Everest, la montagna più alta del pianeta con i suoi 8.848 metri, compiuta ben due volte nell’arco di una settimana, la prima volta in 26 ore e la seconda in 17. In entrambe le ascensioni, Kilian era senza l’aiuto di ossigeno e senza corde fisse.

Sergio Longoni consegna la tradizionale piccozza a Kilian Jornet

Kilian e il rapporto tra montagna e velocità

Kilian ha superato molti record in montagna e ci ha raccontato la sua visione del rapporto tra montagna e velocità.

"La velocità è interessante in quota perché meno ci stai meglio è, soprattutto anche nei passaggi esposti; altre volte è il contrario, ovvero la velocità può essere pericolosa, ma alla fine a me piace andare veloce perché amo stare in movimento continuo. Più sei in forma, più hai capacità tecnica, più vai veloce. Cerco comunque sempre la mia zona di comfort: è importante calcolare tutto, essere umili sulle proprie capacità, se fai più di quello che sei capace, rischi molto, bisogna essere consapevoli delle proprie capacità tecniche e fisiche e conoscere bene la montagna". 

Sergio Longoni ha regalato, come di consuetudine, la piccozza dorata, in segno di stima e amicizia e con l’augurio che possa servire a Kilian per qualche prossima impresa speciale.

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